L'isola che c'è: Užupis
- francescopetronzio
- 9 mag 2021
- Tempo di lettura: 5 min
Chi come me è sempre curioso di scoprire i misteri che si nascondono nei più oscuri meandri del mondo, quei casi unici e affascinanti, quelle eccezionali stranezze che pochi conoscono, è nel posto giusto. Tre anni fa, nel corso di un viaggio attraverso il nord Europa, mi sono imbattuto in due “città-nazione” che hanno suscitato in me un enorme interesse. Una di queste, Christiania (in Danimarca), era già presente nell’elenco delle attrazioni da visitare, grazie a una maggiore fama che la precede. La seconda – di cui vi parlerò nelle righe seguenti – l’ho scoperta per caso, girovagando senza meta per le strade della città vecchia di Vilnius, capitale della Lituania, città che avevo colpevolmente sottovalutato prima di intraprendere il viaggio.

Proprio qui, sulle sponde del fiume Vilnia, sorge uno storico quartiere popolato da artisti e bohémiens, centro della vita artistica della città di Vilnius. La fondazione di Užupis (= “al di là del fiume”) risale agli anni successivi al crollo dell’URSS, durante i quali la RSS Lituana ottenne l’indipendenza (1990-93), ed è opera della comunità bohémiennelocale, capitanata da Saulius Paukstys e ispirata al musicista Frank Zappa, a cui è stato eretto il monumento più significativo del piccolo distretto. L’obiettivo di quella comunità di bohémiens era quello di reagire artisticamente, politicamente, culturalmente e moralmente agli anni buî del regime comunista, riqualificando (anzi, ricostruendo ex novo) una zona che in epoca medievale aveva ospitato artigiani, per poi diventare un quartiere ebraico; questo – tragicamente svuotato dall’olocausto – si trasformò, durante e dopo la guerra, in un luogo degradato, destinato esclusivamente al rifugio di clochards e vagabondi. Il 1° aprile 1998, su iniziativa del musicista e poeta Romas Lileikis, il quartiere ha dichiarato la propria indipendenza dalla Lituania, divenendo formalmente la Repubblica di Užupis (Užupio Res Publika). Sul sito ufficiale del microstato si legge: «Il popolo di Užupis ha donato la Repubblica di Užupis a Vilnius, alla Lituania e al resto del mondo. La Repubblica è un lavoro collettivo della comunità locale come un movimento culturale, artistico, civico e sociale, che costantemente cambia, evolve e migliora, rendendola famosa in Europa e altrove, spesso paragonata al distretto di Montmartre a Parigi o a quello di Christiania a Copenhagen.»

Racchiusa in un’area di appena 0,6 km2 (di poco superiore a quella dello Stato del Vaticano), Užupis possiede una Costituzione, un inno, un Presidente, un governo, una valuta, un calendario e ben quattro bandiere.
Il Presidente è proprio Romas Lileikis, promotore dell’indipendenza della Repubblica di Užupis. Sotto di lui, nella gerarchia, c’è il governo, presieduto dal primo ministro Sakalas Gorodeckis. Immancabile è anche il Parlamento, per cui parliamo di una Repubblica Parlamentare.

La Repubblica di Užupis stampa una moneta denominata EuroUžas, il cui valore (e anche il suo aspetto) equivale esattamente a quello dell’euro, che naturalmente viene riconosciuta e accettata solo all’interno del territorio della micronazione e può essere acquistata o venduta presso appositi luoghi di cambio.

Si è detto che le bandiere sono quattro, in realtà l'emblema è lo stesso: una mano aperta con un foro che indica le vesciche sulle mani dei lavoratori. Ciò che cambia è solo il colore di sfondo, in base alla stagione. La prima stagione a Užupis è la primavera, dato che l’Užupio Naujieji metai, ovvero il Capodanno di Užupis, cade il 21 marzo. Per i primi tre mesi, dunque, la bandiera è di colore verde, in estate poi diventa gialla, in autunno rossa e in inverno è blu.

Salta all’occhio di tutti i visitatori la particolarissima Costituzione, affissa in Paupio gatvè in ventuno lingue diverse, che denota lo spirito libertario e pacifista dell’unico stato al mondo governato e popolato solo da artisti. Tutti dovrebbero leggere i quarantuno punti a cui noi cittadini di Užupis abbiamo giurato fedeltà: a nessuno viene precluso il diritto a credere in un’utopia che è stata realizzata. Non è casuale che il testo sia scritto su uno specchio, in modo tale che «non è possibile leggere la Costituzione di Užupis senza allo stesso tempo guardare anche sé stessi.» [G.Graziani].
La Costituzione stabilisce che:
1. Tutti hanno diritto di vivere vicino al fiume Vilnia e il fiume ha diritto di scorrere.
2. Tutti hanno il diritto all’acqua calda, al riscaldamento d’inverno e a un tetto.
3. Tutti hanno il diritto di morire, ma non è un obbligo.
4. Tutti hanno il diritto di fare errori.
5. Tutti hanno il diritto di essere unici.
6. Tutti hanno il diritto di amare.
7. Tutti hanno il diritto di non essere amati (ma non necessariamente).
8. Tutti hanno il diritto di essere mediocri e sconosciuti.
9. Tutti hanno il diritto di oziare.
10. Tutti hanno diritto di amare un gatto e prendersi cura di lui.
11. Tutti hanno il diritto di badare al cane fino a quando uno dei due muore.
12. Il cane ha diritto di essere un cane.
13. Il gatto non è obbligato ad amare il suo padrone, ma deve essere di aiuto nei momenti di necessità.
14. A volte si ha il diritto di essere inconsapevoli dei propri doveri.
15. Tutti hanno il diritto di avere dei dubbi, ma non è obbligatorio.
16. Tutti hanno il diritto di essere felici.
17. Tutti hanno il diritto di essere infelici.
18. Tutti hanno il diritto di stare in silenzio.
19. Tutti hanno il diritto di avere fede.
20. Nessuno ha il diritto di usare violenza.
21. Tutti hanno il diritto di apprezzare la propria scarsa importanza.
22. Nessuno ha il diritto di avere un progetto per l’eternità.
23. Tutti hanno il diritto di comprendere.
24. Tutti hanno il diritto di non capire.
25. Tutti hanno il diritto di appartenere a qualunque nazionalità.
26. Tutti hanno il diritto di celebrare o non celebrare il proprio compleanno.
27. Tutti devono ricordare il proprio nome.
28. Tutti hanno il diritto di dividere ciò che posseggono.
29. Nessuno può dividere ciò che non possiede.
30. Tutti hanno il diritto di avere fratelli, sorelle e parenti.
31. Tutti possono essere indipendenti.
32. Tutti sono responsabili della propria libertà.
33. Tutti devono poter piangere.
34. Tutti hanno il diritto di essere fraintesi.
35. Nessuno ha il diritto di dichiarare colpevole il prossimo.
36. Tutti hanno il diritto all’individualità.
37. Tutti hanno il diritto di non avere diritti.
38. Tutti hanno il diritto di non avere paura.
39. Non deludere.
40. Non combattere.
41. Non cedere.

Qualcuno di voi fra le righe avrà capito che chi parla ha il privilegio di essere un cittadino di Užupis. Se così è stato, non vi siete sbagliati. Tuttavia, dato che odio i privilegi, non terrò per me questo segreto, e vi confiderò come si ottiene la cittadinanza della Repubblica di Užupis.
Il sito dichiara che «nella Repubblica di Užupis non esiste un’istituzione che conceda o privi della cittadinanza. Questa decisione è presa da chiunque dica a voce alta: “Io sono un cittadino della Repubblica di Užupis”. Vuoi un passaporto o una carta d’identità? Sei l’unica persona, quindi il tuo documento sarà unico. Disegnalo da te! Chi prende la decisione è chi rilascia il documento! Tutti i cittadini della Repubblica di Užupis devono visitare Užupis almeno una volta nella vita.»
Perciò non vi resta che visitare quest’affascinante città che è Vilnius, e ovviamente fare un salto a Užupis! Recatevi lì, leggete la costituzione, acquistate gli EuroUžas, e soprattutto fermatevi, e respirate a pieni polmoni l’aria di libertà e di progresso.
Per i cenni storici si è fatto riferimento a: G. Graziani, Atlante delle micronazioni, Macerata, Quodlibet, 2015.
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